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mercoledì 26 ottobre 2011

Prototipo Punto "Economy power"

Navigando sul WEB, sono incappato in un interessante articolo emesso dalla Fiat press, dove vengono descritti i vari  interventi (in verita' piuttosto massicci) a cui e' stato sottoposto il progetto Punto.
L'esito di questo lavoro e' un concept accreditato di un consumo di soli 3,8 l/100Km.

Non ho trovato altre informazioni sul progetto, ne ho trovato immagini della vettura, ma cercando nel mio archivio ho trovato l'unica foto che posseggo di un concept basato sulla Punto che mi fa pensare sia quello cui si riferisce l'articolo.


L'indirizzo al quale potete trovare l'articolo originale e' il seguente: http://www.fiatpress.com/press/article/2039
Questo e' il testo integrale:


Prototipo Punto "Economy power" al 57ƒ
Salone di Francoforte
Versione per stampa
Il prototipo Punto 3,8 l/100 km non è una "dream car ecologica da Salone"ma un veicolo sperimentale,
grazie al quale sarà possibile mettere a punto dispositivi destinati ad essere poi trasferitisulle vetture di
normale produzione.
Ispirati dal criterio che minori consumisignificano anche emissioniridotte, i progettisti della Direzione Tecnica
Fiat e delCentro Ricerche Fiat sisono dati l'obiettivo direalizzare una vettura che consumasse solo 3,8 litri di
carburante ogni 100 chilometri. Con l'impegno, però, di non ricorrere ad un prototipo disegnato
appositamente, ma ad un'automobile di grande diffusione come la Punto. Il non facile compito era reso
ancora più arduo dall'impegno di ottenere buone caratteristiche di guidabilità e prestazioni migliori(per quanto
riguarda accelerazione, ripresa e velocità massima) di quelle della Punto della stessa cilindrata oggi in
produzione.
Scartata, dunque, la strada più facile di un puro esercizio diricerca su una vetturetta da laboratorio con
cilindrata ridotta almeno quanto le prestazioni, si è battuta una strada più difficile, ma mirata ad un futuro
travaso deirisultati ottenutisulla produzione diserie.
Da qui l'accurata ricerca di ogni affinamento possibile attraverso tre azioni principali:
ottimizzazione delle prestazioni e dei consumi, attraverso una migliore gestione del motore (soprattutto
per quanto riguarda l'erogazione di potenza) e un'appropriata scelta deirapporti del cambio;
miglioramento delCx, lavorando sulla carrozzeria della vettura, senza tuttavia stravolgere la linea del
modello;
riduzione dei pesi.
E' nato così il prototipo Punto 3,8 l/100 km che adotta un motore turbodiesel di nuova concezione, capace di
raggiungere la potenza massima di 80 CV a soli 3000 giri/min. Il propulsore dispone, inoltre, di una buona
coppia (21 kgm a 2000 giri/min) che ha consentito di adottare rapporti al cambio (realizzato in magnesio)
decisamente lunghi.
Eccellente il coefficiente di penetrazione aerodinamica, se si pensa che pur mantenendo la propria fisionomia,
il prototipo vanta un CxāS di 0,49, inferiore del 26% (il Cx dell'auto di serie vale 0,33. nota di fabrio) rispetto a quello della vettura di normale produzione.
Merito dell'accurato lavoro svolto nella galleria del vento che ha portato all'adozione di nuove minigonne, di
un paraurti anteriore modificato nella zona inferiore e frontale, di un paraurti posteriore anch'esso modificato
nella zona inferiore e in corrispondenza delle ruote, che, tra l'altro, hanno coppe aerodinamiche. Nuovo lo
specchio retrovisore esterno e modificato ilfanale posteriore che dispone di un trasparente aerodinamico
destinato ad ottimizzare iflussi d'aria. Completamente carenato ilfondo della vettura. Pochi interventi, quindi.
Ma tutti mirati e testati a lungo.
Il prototipo Punto 3,8 l/100 km pesa 840 kg, 200 meno della Punto diserie. Ilrisultato è stato ottenuto
facendo ampio ricorso, per tutto l'autotelaio e la meccanica, a materialisofisticati e ultraleggeri come
magnesio, alluminio, titanio, fibre di carbonio e polimeri plastici. Sono in alluminio, per esempio, portiere e
portellone, così come ammortizzatori, traversa e bracci. In magnesio sono l'anima deisedili, il cambio e la
scatola guida. In titanio è la tubazione discarico ed in fibra di carbonio il piantone dello sterzo.
Altre soluzioni tecniche alternative hanno riguardato iseguenti particolari.

Sospensione anteriore: in seguito all'abbassamento dell'assetto, è stato necessario realizzare una nuova traversa di meccanica e nuovi montanti in alluminio con attacco per ammortizzatori a morsetto; la barra stabilizzatrice è stata ottimizzata come efficacia facendola passare al di sopra della traversa ed attaccandola tramite biellette direttamente agli ammortizzatori.
Sospensione posteriore: schema a ponte torcente con molle sotto il pianale ed ammortizzatori nel passaruota.
Sospensione motopropulsore: sospensione di tipo baricentrico con bielletta di reazione sulla traversa di meccanica.
Trasmissione: semiasse completo tubolare, giunto omocinetico ottimizzato, giunto tripode specifico integrale all'albero uscita cambio.
Comando cambio: soluzione a doppio cavo flessibile.
Comando sterzo: supporto piantone guida monolitico in magnesio, piantone sterzo in composito, scatola guida meccanica in magnesio e cremagliera con profilo della dentatura ottimizzato.
Impianto frenante: leva freno a mano ottimizzata, nuove funi freno a mano, nuovo supporto leva freno a mano, tamburo dei freni posteriori specifico in MMC Ø 180.
Serbatoio: il basso consumo della vettura ha permesso di ridurre la capacità del serbatoio (a pari autonomia) sviluppandone uno nuovo in lamiera da 26 litri.
Tubazione scarico: nuovo scarico con monosilenziatore posteriore e conseguente riduzione dei ripari calore.
Cerchi ruote: in alluminio ottenute per rullatura partendo da un disco di 9 mm.
Sistema di avviamento: batteria compatta di nuova concezione (semibipolare a ricombinazione) da 30 Ah, adozione di 6 supercondensatori da 2,3 V capacità 800F l'uno, collegati in serie, i quali costituiscono un buffer di potenza particolarmente utile alla funzione avviamento "stop and go"

Rotolamento: adozione di pneumatici 155/70-15 con le seguenti caratteristiche:
dimensione geometrica tendente a ridurre la deformazione del pneumatico nella zona di impronta;
profilo del pneumatico e della scultura concepita per funzionare a 3 bar;
utilizzo di mescole all'1% di silice ed altri materiali innovativi per fabbricare i quali si sono ignorate tutte le limitazioni legate ad una produzione industriale;
utilizzo di scultura specifica;
architettura specifica;
cuscinetti più piccoli con guarnizioni di tenuta a basso attrito.
Rendimenti: eliminazione idroguida ed alternatore ad alta efficacia.

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