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giovedì 24 novembre 2011

I copricerchi: atto primo

Solo un piccolo resoconto sullo stato d'avanzamento dei lavori.
La realizzazione dei copricerchi e' finalmente terminata per lo meno nella loro veste preliminare.
L'aspetto e' esattamente quel che mi attendevo, mentre sotto il punto di vista tecnico aspetto di aver fatto i test con i fili di lana sulla fiancata prima di esprimermi.
Lascio giusto due foto per dare un idea dell'insieme scusandomi per la qualita' delle foto e per la sporcizia dell'auto.

Piu' in la nel tempo, vorro' valutare altre alternative, in particolare per i copricerchi anteriori.
Fermo restando che la soluzione sicuramente ottimale sia quella in cui le aperture di ventilazione siano assenti, e che all'anteriore per via delle necessita' di raffreddamento dell'impianto frenante le aperture non possano essere occluse, penso che valutero' la relializzazione di copricerchi anteriori che in accordo alle piu' recenti tendenze, prevedano un flusso d'aria che invertito: ossia pompato dall'esterno verso l'interno contrariamente a quanto realizzano tutte le altre soluzioni; argomento sul quale tornero' in futuro.

La separazione del flusso

flow separation
L'altra mattina, mi sono imbattuto per caso in un interessante fenomeno di separazione del flusso aria sul mio veicolo.
Quando un oggetto si muove attraverso un fluido, quest'ultimo scorre quindi sulla superficie dell'oggetto, ma facendolo, assorbe parte dell'energia del primo venendo quindi trascinato.
L'immagine qui a fianco chiarisce il concetto appena esposto.
Nel caso specifico, l'aria o il fluido scorre sulla superficie (l'oggetto e' fermo) a contatto con essa, la sua velocita' decresce sino a bloccarsi, oltre questo punto, il flusso d'aria inverte la direzione creando il ricircolo.
Tutti questi fattori, sono deleteri per una buona aerodinamica ed e' importante riuscire a limitarli.

flow separation
  L'altra mattina come dicevo, ho preso l'auto quando ancora la carrozzeria era coperta di condensa e dopo pochi chilometri ad una velocita' compresa fra i 50 ed i 70Km/h ho potuto riscontrare e fotografare gli effetti del fenomeno che ho appena descritto.
Nelle foto si notano molto bene le zone asciutte e quelle ancora umide le frecce indicano il passaggio fra le due condizioni.
Le zone umide sono quelle zone dove l'aria non scorreva, o dove e' presente un ristagno che impedisce l'evaporazione dell'umido.
Possiamo identificare vari punti dove si verifica il fenomeno:
nella seconda meta' della guarnizione del cristallo anteriore (non indicata dalle frecce); in corrispondenza degli elementi zigrinati per l'applicazione del portapacchi; a meta' curvatura del tetto del veicolo ed in tutto il tratto compreso fra la parte terminale del lunotto ed il profilo del portellone

flow separation
Se il ricircolo nella zona del baule era per me cosa nota, mi ho sorpreso un po' trovarla sul tetto del veicolo, quindi potrei valutare la riduzione della guarnizione del parabrezza per non rallentare il flusso e mantenerlo energizzato.
A corredo di quanto detto, vorrei aggiungere, che all'aumentare della velocita' del veicolo, i fenomeni di distacco del flusso avvengono sempre piu' in la: per intenderci, se avessi mantenuto una media di 100Km/h molto probabilmente il tetto si sarebbe asciugato uniformemente senza il verificarsi di fenomni di separazione o ricircolo.



lunedì 7 novembre 2011

Coming Soon

Nulla e' come sembra.

Diversi sono i progetti che ho per le mani: uno in fase di ultimazione, un altro in fase di prototipazione, ed ancora un altro ancora nella testa anche se un po' di materiale l'ho gia' acquistato.

I copricerchi mi sono arrivati, alla fine ho optato per quelli BMW costati una sciochezza ed in ottime condizioni. Sfortuna ha voluto che a meno di modifiche nella struttura della parte interna non possano essere montati sui cerchi in lamiera che posseggo.
Nulla di grave, solo alcune interferenze ormai rimosse a colpi di Dremel, Posso mostrare l'unico copricerchio realmente terminato per il quale ho optato per una finitura nero opaco.

Sto lavorando poi sul paraurti anteriore nel tentativo non semplice di realizzare un meccanismo che mi permetta di parzializzare il flusso aria al radiatore e nel contempo ottimizzarne la distribuzione sull'intera superficie.
Come accennato in un precedente post, sto utilizzando il meccanismo impiegato sulla vecchia BMW 320d ovviamente cannibalizzato.
Il sistema una volta ultimato impieghera' una sola aletta rotante, l'originale non posso usarla cosi' com'e': la devo allungare ed allargare, dovro' inoltre rimodellare leggermente la bocca per regolarizzare il flusso.
Posso al momento anticipare solo un bozzetto, le misure devo ancora definirle, dovro' poi trovare il modo di ancorare i supporti dell'aletta e realizzare l'intero meccanismo di azionamento elettronica inclusa.


Per concludere questa serie di anticipazioni, propongo un progetto che
sto cullando da anni, ma che solo ora ho intenzione di incominciare a realizzare.
Quel che mi ha fatto scattar la molla risale a qualche giorno fa, quando mi e' capitato di vedere in super offerta al centro commerciale due modellini  radiocomandati in scala 1:20 che per 9,90€ non potevo certo farmeli sfuggire.
Posseggo pure un soffiatore/trituratore per fogliame elettrico da 2200W e 240 Km/h di velocita' del getto d'aria che dovro' far diventare regolabile.
Quel che voglio realizzare e' una piccola galleria del vento...si, lo so e' un progetto ambizioso, pretenzioso e sicuramente presuntuoso.
Non sara' un una passeggiata, e non avra' un ingombro cosi' piccolo.
Non ho ancora fatto i conti, ma credo che sara' lunga almeno un paio di metri....staremo a vedere.
In attesa della loro galleria, i modellini li ho gia' sommariamente verniciati di nero...sempre quello dei corpricerchi.

Per la fine della prossima settimana spero di essere riuscito a terminare il paraurti cosi' da incominciare i primi test su di esso e sui cerchioni con il solito test del ciuffo di lana.

Seguitemi e commentate che fa sempre piacere.

A presto.